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La chiesa di Nostra Signora delle Grazie del XV secolo, edificata dai monaci olivetani, fu più volte restaurata al punto da perdere la sua struttura originale.
Al suo interno conserva numerose opere d’arte, tra cui una tela della Vergine e Santi, attribuita al Fiasella, una pala di altare del XVI secolo, raffigurante Santa Margherita, un coro ligneo intagliato da Fra' Paolo da Recco e un dipinto su tavola raffigurante San Pietro, Sant'Andrea e Sant'Antonio Abate.
Dell’antico convento olivetano delle Grazie, situato sul lato della chiesa di Nostra Signora delle Grazie, resta oggi il Refettorio ricco di magnifici affreschi del pittore Nicolò Corso, risalenti al XV secolo.
Il monastero venne eretto nel XV secolo per volere del Papa Eugenio IV che autorizzò gli Olivetani di Quarto, località nei pressi di Genova, alla sua fondazione. Il convento era inizialmente formato da due piani, anche se più tardi la sua struttura venne notevolmente ampliata. Nel XVII secolo venne annessa anche la sacrestia e il coro. Con la Rivoluzione Francese il monastero venne trasformato in parte in una scuola pubblica e più tardi, durante la guerra napoleonica, venne sgombrato dalla presenza dei monaci.