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La chiesa di San Giorgio, ubicata sulla roccia che cade a picco sul mare, fu eretta nel XVI secolo sui resti di un edificio più antico di probabile origine genovese.
Ampliata nel 1618, ha una struttura a pianta rettangolare, con abside semicircolare e campanile ricavato da un'antica torre di avvistamento. La facciata si apre seminascosta sul vicolo, con due coppie di lesene, e il portale in marmo bianco di Carrara sormontato da un bassorilievo del Santo.

A tre navate separate da colonne ottagonali in pietra nera locale, conserva numerose opere d'arti come un organo Agati, una pala marmorea del 1600 raffigurante i Santi Sebastiano e Rocco e Madonna con Bambino, una statua in marmo di Santa Monica, una statua in marmo di San Giorgio e un antico lavabo in marmo del 1618,

Alla chiesa dal tipico colore rosa pastello è associata un’interessante tradizione, nota come la leggenda del polpo, secondo la quale un enorme polpo si sarebbe avvicinato di notte alla punta della roccia, passando di fianco alle reti da pesca e alle imbarcazioni; all’improvviso allungò i suoi tentacoli per agguantare la fune della torre campanaria, svegliando gli abitanti del paese.
Il polpo allertò la gente del borgo, che ebbe il tempo necessario per far fronte all’attacco dei Saraceni, che proprio quella stessa notte stavano organizzandosi per saccheggiare Tellaro.